Medicina
I nuovi dati per Ocrelizumab ( Ocrevus ) hanno mostrato un beneficio significativo nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente in stadio iniziale ( RRMS ) e sclerosi multipla primariamente progressiva ( PPMS ).
I dati provengono dallo studio di fase IIIb ENSEMBLE in aperto e da un'analisi post-hoc dello studio ORATORIO di fase III.
Nello studio ENSEMBLE, l'85% dei pazienti con sclerosi multipla recidivante - remittente di recente diagnosi trattati con Ocrelizumab ha ottenuto nessuna evidenza di attività di malattia ( NEDA ) dopo 48 settimane.
Il tasso medio annualizzato di recidiva ( AARR ) in tutti i pazienti è risultato basso, con una riduzione delle catene leggere dei neurofilamenti ( NfL ) [ marker di danno alle cellule nervose ] con Ocrelizumab ( nessuna recidiva, nessun peggioramento della disabilità o lesioni cerebrali nuove o allargate ).
L'analisi post-hoc dello studio ORATORIO ha anche mostrato che il trattamento con Ocrelizumab ha rallentato l'accumulo del volume della lesione T2 atrofizzata ( aT2-LV ) rispetto al placebo a 120 settimane nella sclerosi multipla primariamante progressiva.
aT2-LV riflette il volume delle lesioni T2 nel tessuto cerebrale che viene sostituito dal liquido cerebrospinale, un marker che si ritiene sia collegato alla progressione della malattia nella sclerosi multipla.
I pazienti con sclerosi multipla primariamente progressiva sperimentano un accumulo da tre a cinque volte maggiore di volume aT2-LV rispetto alle persone con sclerosi multipla recidivante.
I dati post-hoc di ORATORIO suggeriscono, quindi, che Ocrelizumab potrebbe avere un impatto favorevole sulla sottostante biologia progressiva alla sclerosi multipla.
Tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro forma di sclerosi multipla, sperimentano progressione della malattia sin dall'inizio.
I nuovi dati hanno mostrato che il trattamento precoce con Ocrelizumab può controllare in modo significativo la progressione della malattia sia nella sclerosi multipla recidivante-remittente che nella sclerosi multipla primariamente progressiva.
Controllare la progressione può consentire alle persone con sclerosi multpla di mantenere la mobilità e di limitare la disabilità.
Nel 2021 è stato approvato Kesimpta ( Ofatumumab ). Sia Kesimpta che Ocrevus hanno come bersaglio selettivo le cellule B CD20-positive che danneggiano il tessuto nervoso e causano la progressione della malattia. ( Xagena )
Fonte: American Academy of Neurology ( AAN ), 2021
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