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L'ipertensione in gravidanza può influenzare le capacità cognitive del nascituro nella età avanzata


I risultati di uno studio finlandese hanno mostrato che i disturbi ipertensivi durante la gravidanza possono predire un aumento del declino cognitivo e più ridotta capacità cognitiva nella vecchiaia.

Sono state esaminate le cartelle cliniche di 398 uomini nello studio Helsinki Birth Cohort 1934-1944.

Le gravidanze delle madri sono state classificate come normotese o ipertese.

Gli uomini sono stati sottoposti a test di abilità cognitiva con misurazione delle capacità verbali, di calcolo e visuo-spaziali in due momenti nel corso della vita: una volta durante il servizio militare obbligatorio intorno all'età di 20.1 anni e successivamente intorno all'età di 68.5 anni.

Gli uomini che sono nati dopo una gravidanza complicata da una malattia ipertensiva hanno ottenuto 4.36 punti in meno ai test sulle capacità cognitive totali in età avanzata, rispetto agli uomini che erano nati dopo gravidanze normotese.

Questi uomini hanno anche mostrato un calo maggiore delle capacità cognitive totali durante il primo test all'età di 20.1 anni, ( 2.88 punti ).

La ipertensione e le patologie correlate, come la preeclampsia, complicano circa il 10% di tutte le gravidanze e possono influenzare l'ambiente del bambino nel grembo materno.

Questo studio ha indicato che anche il calo delle abilità di pensiero in età avanzata potrebbe aver avuto origine durante il periodo prenatale quando si verifica la maggior parte dello sviluppo della struttura e della funzione del cervello. ( Xagena )

Fonte: Neurology, 2012

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