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Daclizumab HYP versus Avonex nella sclerosi multipla recidivante-remittente


Biogen Idec e AbbVie hanno presentato i risultati dello studio di fase III, DECIDE, che ha valutato l'uso di Daclizumab alto rendimento ( DAC HYP ) per via sottocutanea versus Interferone beta-1a ( IFN beta-1a; Avonex ) per via intramuscolare nei pazienti con sclerosi multipla recidivante.

Daclizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che si lega a CD25, modula la via di segnale di IL-2, senza causare generale deplezione delle cellule immunitarie.
Si ritiene che Daclizumab riduca le cellule T anormalmente attivate e le cellule pro-infiammatorie induttrici dei tessuti linfoidi, e aumenti le cellule Natural Killer CD56 bright.

DECIDE era uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, della durata di 2-3 anni progettato per determinare se Daclizumab HYP fosse superiore in alcuni endpoint clinici al trattamento con Interferone beta-1a.
Lo studio ha arruolato più di 1.800 persone affette da sclerosi multipla recidivante-remittente.
I pazienti sono stati assegnati a 150mg di Daclizumab HYP per via sottocutanea ogni quattro settimane, oppure a Interferone beta-1a 30mcg per via intramuscolare una volta alla settimana.

L'endpoint primario nello studio DECIDE era la riduzione del tasso di recidive annualizzato ( ARR ).

Dopo aver completato lo studio DECIDE, i pazienti avevano la possibilità di partecipare a uno studio di estensione, in aperto, denominato EXTEND.

I risultati hanno mostrato che Daclizumab HYP era superiore per quanto riguardava l’endpoint primario dello studio, dimostrando una riduzione statisticamente significativa del 45% nel tasso di recidiva annualizzato rispetto a Interferone beta-1a ( P inferiore a 0.0001 ).

Fonte: Abbvie, 2014

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