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Ipertensione polmonare: nuove terapie e nuove lineeguida


Una nuova strategia di utilizzo di farmaci già esistenti e approvati per i pazienti affetti da ipertensione arteriosa polmonare, che consente di ridurre gli eventi clinici dannosi e le ospedalizzazioni. È questo il risultato di uno studio, pubblicato sul The New England Journal of Medicine.
La terapia combinata è stata inserita nelle nuove Lineeguida sulla diagnosi e terapia dell’ipertensione polmonare.

La studio, denominato AMBITION ( Ambrisentan and Tadalafil in Patients with Pulmonary Arterial Hypertension ), ha validato una nuova strategia di utilizzo di farmaci già esistenti e approvati per i pazienti affetti da ipertensione arteriosa polmonare. Finora i principi attivi Ambrisentan e Tadalafil venivano usati separatamente.

Lo studio ha dimostrato l’efficacia della combinazione dei due farmaci, capace di ridurre del 50% gli eventi clinici dannosi ( morte, peggioramento delle condizioni dei pazienti e aggravamento della loro patologia, insufficiente risposta alle cure di lungo periodo ), e del 66% le ospedalizzazioni.

Lo studio è stato condotto su 500 pazienti.

I risultati dello studio AMBITION hanno modificato radicalmente l’approccio alla cura di questa malattia e sono già stati recepiti nelle nuove linee guida sull'ipertensione polmonare, redatte con un lavoro congiunto durato oltre tre anni dalla Società Europea di Cardiologia ( ESC ) e dalla Società Europea di Pneumologia ( ERS ), con l’approvazione dell'Associazione europea di cardiologia pediatrica e congenita ( AEPC ) e della Società internazionale per i trapianti di cuore e polmone ( ISHLT ).

L’ipertensione polmonare è una patologia che implica un aumento della pressione del sangue all'interno dei vasi arteriosi del polmone dovuta all'ispessimento delle pareti dei vasi, al restringimento, al danneggiamento o all’ostruzione dei vasi stessi. Questa condizione sottopone il ventricolo cardiaco destro ( che pompa il sangue verso i polmoni ) a un sovraccarico di pressione e volume, che può condurlo all’insufficienza funzionale e allo scompenso.
Se non opportunamente trattata, l'ipertensione polmonare può degenerare, causando ulteriore restringimento dei vasi sanguigni e aggravando i sintomi tipici della patologia: respirazione difficoltosa, soprattutto durante sforzi fisici, stanchezza o affaticabilità, svenimenti e, nelle fasi avanzate della patologia, respirazione difficoltosa anche a riposo, dolori al petto segno di sofferenza cardiaca ed edema agli arti inferiori.

L’ipertensione polmonare è una condizione fisiopatologica relativamente frequente e può essere presente isolatamente o può complicare la maggior parte delle malattie del cuore o del polmone o essere una conseguenza cronica della embolia polmonare.
Lo studio AMBITION ha arruolato i pazienti con la forma isolata di ipertensione polmonare definita ipertensione arteriosa polmonare che colpisce soggetti la cui età media è tra i 50 e 60 anni. ( Xagena2015 )

Fonte: Università di Bologna, 2015

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